Il 26 ottobre 2019 presso la Galleria Creo in Via Lustro, 3 Foggia , sarà inaugurata la mostra personale di Pino Lauria. Opere fotografiche di un artista poliedrico che ha dato già un assaggio della sua arte in occasione della mostra collettiva Il Corpo nello scorso Aprile presso la Sala Diomede del Museo Civico di Foggia, anche quella curata da Angelo Pantaleo. In quella occasione ebbi già modo di osservare quanto interessanti ed intriganti fossero gli scatti fotografici che l’artista materano aveva inviato, tanto che il curatore utilizzò uno di quelli per inviti e manifesti della mostra.
Oggi a distanza di alcuni mesi il ritorno a Foggia per una mostra dove il corpo umano viene declinato nelle sue possibili varianti: al femminile, al maschile e transgender. Un’attenzione questa di Lauria verso il corpo che si spiega in una sua personalissima ed interessante ricerca che segue una traccia che parte dal singolo per giungere ad un suo doppio che poi è il divenire e la manifestazione di un alter ego presente sempre in ognuno di noi.
Fotografie/installazioni dove l’originario corpo di un efebo, si trasforma in ermafrodito grazie ad un elemento di gomma che si presenta sotto forma di una coppia seni. Una serie di fotografie che formano quelle che Lauria ha chiamato Fallo/plastiche. Così ci ritroveremo davanti alla raffigurazione di una suadente Cleopatra, di un’altrettanto femmé fatal dall’esotico nome di Mata Hari.
Ma anche di fronte a Ritratti in forma di santini che ricordano la carnalità e l’Eros barocca di Gian Lorenzo Bernini, se lui riusciva rendere carne viva il bianco marmo statuario, Pino Lauria fa lo stesso attraverso queste sue fotografie dove si uniscono altre figure femminili e maschili. In un intreccio tra sacro e profano deliberatamente ricercato, perché mai come in questo caso l’opera artistica ci farà incantare e pensare nel suo essere significato e significante.
Gianfranco Piemontese
Pino Lauria è nato ad Accettura (MT) .
Nel 1974 consegue la maturità artistica presso l’Istituto Statale d’Arte di Potenza. Nel 1984 frequenta la scuola calcografica presso la Grafica di via sette Dolori di Ma- tera, nel 1990 con un gruppo di artisti materani contri- buisce alla fondazione di Arteria “Associazione d’Arte e Cultura”, nel frattempo si sussegue una intensa attività di mostre e incontri culturali in numerose città italiane. Sue opere sono presenti in diverse collezioni pubbliche e private. Ha inoltre realizzato le copertine di tre volumi e altrettanti CD sull’opera dei composito- ri lucani dal 500 ai giorni nostri, a cura della Regione Basilicata e Biblioteca Provinciale di Matera. Ha parte- cipato al “Progetto Esserci” curato dal critico Philippe Daverio. Si sono interessati alla sua produzione critici e giornalisti della stampa specializzata nel settore, RAI 3 Basilicata e TV private. Ha collaborato nel 2008 alla realizzazione del cortometraggio “Profondo Sacro” di Gianni Maragno come fotografo di scena. Citato nel corso “l’arte lucana dell’800 e del 900” tenuto dalla docente di storia dell’arte contemporanea prof.ssa Maria Adelaide Cuozzo dell’Università della Basilicata,î® anno accademico 2009-2010,inoltre sempre nel 2010 ha partecipato ad un progetto di residenze e scambi interdisciplinari per artisti, filmmakers,soundperformer, documentaristi, operatori culturali e studiosi. A cura di ARTErìa Associazione d’Arte e Cultura – Matera in col- laborazione di Regione Basilicata. Ha collaborato alla realizzazione di una tesi di un corso di laurea in opera- tore dei beni culturali “il restauro nell’arte contempo- ranea della D.ssa Paterino Anna un caso di studio Pino Lauria e le sue opere”. Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Basilicata, sede di Matera. Inoltre ha partecipato alla 54 Esposizione Internazio- nale D’arte della Biennale di Venezia Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi Nel 2013 ha partecipato al progetto di micro residenza e scambi interdis.Nel 2019 ha partecipato alla rassega “Contemporanea “ Potenza – Matera, , curata da Anna R.G.Rivelli