Gerardo Corrado: “Bambina col pane”
Casualmente, come casualmente avvengono certe scoperte, mi è stata recapitata insieme ad altre foto d’epoca l’immagine intensa di questa bambina che trasporta a fatica una grossa forma di pane. Immediatamente mi è sovvenuto il ricordo di un dipinto di Gerardo Corrado, pittore nato a Potenza nel 1936 e vissuto dal 1966 tra Roma, dove tutt’ora risiede, e la città delle sue origini. Non è stato difficile reperire nel mio archivio l’immagine che mi era balzata alla mente e, con grande sorpresa, mi sono trovata davanti ad un piccolo mistero da svelare. Appare del tutto evidente che la bimba della foto e la foto stessa sono state il modello del dipinto di Corrado, dipinto che va presumibilmente a collocarsi negli anni ’70 del secolo scorso; troppe sono infatti le corrispondenze perché la somiglianza sia soltanto casuale. Al di là del capo maggiormente retroverso nel dipinto rispetto alla foto, la bimba mostra il medesimo caschetto bruno, con stesso fiocco bianco sulla sommità della testa, stesso orecchio che sbuca tra i capelli; uguali sono anche la vestina corta, le scarpette con un calzino calato, la posizione delle gambe. Ma a togliere ogni dubbio sono la grondaia sullo sfondo e la doppia tramatura del selciato “spianato” dalla luce nella parte centrale.
Non è stato possibile risalire all’autore dello scatto fotografico, né tanto meno all’identità della bambina. La foto, fatta una veloce ricerca nel web, appare in diversi ed eterogenei siti a commento di scritti che riguardano aree geografiche diverse, come Montella , paese dell’avellinese (https://ninotiretta.wordpress.com/2017/01/11/amare-troppo-gli-animali-ossia-quando-cani-e-gatti-prendono-il-posto-degli-umani/ ), Cellere, comune in provincia di Viterbo (http://www.lacitta.eu/cronaca/28762-riflessioni-sulle-261-foto-d-epoca-pubblicate-in-dialetto-cellerese.html ), e addirittura la Grecia (https://www.tilestwra.com/h-istoria-tou-psomiou-stin-ellada-mesa-apo-spanio-fotografiko-iliko/). Naturalmente ci piacerebbe molto risolvere il mistero e riuscire a sapere chi è stato a scattare quella foto e dove, e chi è la bimba ritratta, che potrebbe essere ancora viva ed avere anche piacere a sapere che è stata inconsapevole modella per un dipinto di notevole valore. Quello che invece non è un mistero è il fatto che l’arte è poliglotta e riesce a travalicare i confini e ad appartenere a tutti. Chi conosce le opere dell’artista Gerardo Corrado, infatti, e il suo amore per la terra natia e la sua capacità di ritrarla nella sua essenza, sottraendola ad un dato meramente realistico, avrebbe forse giurato che quella della “ Bambina col pane” fosse una suggestione proveniente da uno dei paesi della Basilicata, un’immagine “rubata” in uno degli antichi borghi lucani con il selciato di pietra e i muri delle case scalcinati. Ma ora non ne siamo certi. Quello sfondo azzurrino verso cui la bimba del dipinto si volge, quelle pietre assolate e quella forma di pane che si fa sproporzionata tra le sue piccole mani appartengono forse alla Lucania, forse a Cellere o a Montella, o forse alla Grecia? Certamente al mondo, come tutta l’arte appartiene.
Anna R.G. Rivelli
IL MISTERO SVELATO
Il grande interesse suscitato da questa corrispondenza di immagini ha fatto sì che ricevessimo numerose indicazioni a riguardo. La foto è del fotografo Mario Carbone e dovrebbe datarsi 1958. Mario Carbone è autore di numerosi scatti fatti in Lucania per Carlo Levi, scatti poi utilizzati dal medico pittore torinese per realizzare la grande tela Lucania ’61, commissionatagli per la Mostra delle Regioni tenutasi a Torino per il centenario dell’Unità d’Italia.
Condividiamo volentieri con i nostri lettori i diversi link che ci sono stati segnalati e la foto della “Bambina col pane” ripresa alle spalle
http://www.archiviomariocarbone.com/
https://roma.repubblica.it/cronaca/2015/07/21/foto/museo_di_roma_a_trastevere_il_viaggio_fotografico_nel_900-119550637/1/#1
LA FOTO ORIGINALE
Pubblichiamo nel seguente montaggio un ennesimo scatto di Mario Carbone che è stato acquistato anni addietro dalla Provincia di Potenza. Inutile sottolineare l’assoluta corrispondenza con il dipinto di Gerardo Corrado, cosa che rende evidente che le fotografie di Carbone non furono ispirazione per il solo Carlo Levi.
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