il 13 marzo alle ore 17 presso La Biblioteca Vallicelliana ,Salone Borromini, diretta da Paola Paesano, innaugurazipone delle doppia personale “ Imaginarium” di Giuseppe Tabacco e Naoya Takahara, a cura di Antonello Tolve
Imaginarium, la doppia personale di Giuseppe Tabacco e Naoya Takahara si presenta come un momento di riflessione sul lavoro di due artisti che da angolazioni differenti sentono l’esigenza di misurarsi con un ambiente caratterizzato dal sapore del sapere, dalla via lattea di una conservazione, di una catalogazione che è storia e memoria, riflessione e materia.
Segnata dal desiderio di interazione, l’esposizione disegna un viaggio nel modus operandi di due voci che si pongono in dialogo tra loro e contemporaneamente con gli splendidi spazi del Salone Borromini per dar vita a una pontificatio costruttiva, a una contaminazione moderata e educata, a un itinerario che crea vibrazione e che ha la capacità di uscire verso l’esterno, di disseminarsi, di aprirsi e darsi al fruitore come mappa, come terreno di ricerca dell’opera, strategia il cui volto è quello di mostrare al pubblico non solo l’opera in sé ma anche lo spazio e le sue mille meraviglie contenute
Ideata seguendo il principio regolatore dell’unione tra l’arcaico e l’attuale (unione che si evince mediante piccole interferenze costruttive, interventi minimi tra la maestosità del passato e la vivacità del presente), Imaginarium è un percorso che offre una duplice manovra estetica la cui azione installativa pone luce su una ricomposizione totale dell’ambiente a partire dall’arte, su una dimensione di sottile e momentanea trasformazione che l’opera attua nel momento in cui è inserita in un discorso più ampio, in un processo di spazialità.
Giuseppe Tabacco è nato nel 1956 a Roma, dove vive e lavora. Ha studiato architettura presso l’Università di Roma “La Sapienza” e contemporaneamente ha svolto una intensa attività di ricerca e sperimentazione nel campo della pittura. Ha iniziato ad esporre le sue opere nel 1989, nella chiesa sconsacrata di S. Maria ad Nives a Rimini, in una mostra curata dal Centro “Luigi Di Sarro” di Roma, dove ha poi esposto nel 1991. Da allora ha mostrato le sue opere soprattutto in istituzioni pubbliche ed associazioni culturali. Nel 1997 alla mostra di ricognizione sull’arte a Roma organizzata e curata dalla Galleria Comunale d’Arte moderna e contemporanea negli spazi dell’ex mattatoio di Testaccio. Nel 2001 ha inaugurato insieme a Michele Marinaccio, Enrico Pulsoni e Vettor Pisani, con un ciclo di quattro mostre personali, l’apertura della Lift Gallery nel singolare spazio espositivo di un ascensore condominiale. Nel 2004 è stato tra i dieci artisti finalisti del premio pan-europeo di pittura Lexmark European Art Prize. Nel 2005 ha inaugurato la seconda sede della Lift Gallery in un nuovo condominio e nello stesso anno ha partecipato al ciclo di conferenze sul tema “lo strumento” nel campo delle arti visive, delle scienze, della letteratura e della filosofia, presso la facoltà di architettura dell’Università “La Sapienza” di Roma, nell’ambito del corso di Progettazione Architettonica Assistita. Nell’ultimo decennio si sono susseguite partecipazioni ad esposizioni collettive in Italia curate da TraleVolte, Galleria/Stamperia Il Bulino di Sergio Pandolfini, Lavatoio Contumaciale/Archivio Menna-Binga, Artable, Brecce per l’arte contemporanea. Nel 2014, insieme ad altri artisti italiani e tedeschi, è stato invitato dal Municipio di Rothemburg ob der tauber (Germania), per una esposizione collettiva in un’ala del Museo medievale del crimine (Kriminalmuseum). Le sue mostre personali degli ultimi anni le ha realizzate tutte a Roma: 2007 Associazione Culturale TraleVolte (testo di Cesare Sarzini); 2009/2010 Vetrina dell’Hotel Piazza di Spagna per la cura di Brecce per l’arte contemporanea (testo di Antonio Capaccio); 2012 Sala S. Rita – Roma Capitale (testi di Raffaella Rinaldi e Costantino D’Orazio); 2015 Museo delle Mura – Roma Capitale (testi di Raffaella Rinaldi).
Naoya Takahara è nato in Ehime, Giappone nel 1954. Dopo essersi laureato in discipline artistiche nel 1976 alla Tama Arts University of Tokyo, inizia a viaggiare in Europa, stabilendosi poi definitivamente a Roma. Fin dagli anni ’80 espone in numerose mostre ed eventi sia in Italia che all’estero.Mostre personali a Roma, Jartrakor, Sala 1, MLAC Museo Laboratorio di Arte Contemporanea, Erica Fiorentini Arte Contenporanea, Lift Gallery, Tralevolte, Interno 14, Accademia di Belle Arti e Janus Avivson Gallery (Londra), Bianca Pilat (curato da Trevi Flash Art Museum, Milano), Palazzo Corgna (con Fabio Mauri, Città della Pieve), Color Museum (Tokyo), LADS Gallery (Osaka), Chiesa Santa Maria del Pozzo, Spoleto.Ha tenuto workshop alla Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Studi di Roma “La Sapienza”, Università degli Studi della Tuscia, Accademia di Belle Arti di Roma. Ha partecipato come relatore di conferenze all’Università degli Studi della Tuscia, Accademia di Belle Arti di Roma, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Facoltà di Scienze Politiche Sociologia e Comunicazione, Museo Pierelli di Bomarzo, Real Academia de Espagña a Roma, Tama Arts University di Tokyo. Riceve il Premio Trevi FlashArt Museum (1996). Collabora con la rivista DRY Magazine (Milano, Londra).
INFO:
Salone Borromini, Biblioteca Vallicelliana, Piazza della Chiesa Nuova 18, Roma
www.vallicelliana.it tel.: 06 68802671
info: b-vall.comunicazione@beniculturali.it
orari: lunedì, martedì, venerdì dalle ore 10,00 alle ore 15,00;
mercoledì e giovedì dalle ore 10,00 alle ore 18,00
Organizzazione: Anna Villa
Allestimento: Federica Pilloni
Ufficio stampa | Raffaele Aufiero, Anna Villa
Progetto grafico: Federica Luzzi